La storia della razza
I cavalli Appaloosa sarebbero arrivati in America dal Medio Oriente o con spedizioni di merci provenienti dalla Spagna in Messico intorno al 1600. Gli indiani cominciarono a portarli gradualmente verso Nord e intorno al 1730 raggiunsero la tribù Nez Perce, che si innamorò di questi cavalli per la loro intelligenza, resistenza e i colori del loro mantello. Nei prossimi cento anni continuarono ad allevarli e in un paio di decenni riuscirono ad avere, con una rigorosa selezione, un cavallo da equitazione di media grandezza, robusto e intelligente. Lo stretto contatto del cavallo con la tribù rafforzò la sua resistenza per necessità di caccia e per le corse, ma anche per la versatilità di cui si aveva bisogno per vivere nel campo. In poco tempo, grazie alle loro ottime caratteristiche, cominciarono ad essere apprezzati anche dalle altre tribù indiane. Dal momento che questi cavalli si trovavano principalmente nell’area del fiume Palouse, diventarono presto noti come «A Palouse Horse». Da questa descrizione si sviluppò il nome «A Palousey» e successivamente «Appaloosa». Quando i conquistatori europei sterminarono gli indiani, tra i quali anche la tribù Nez Perce, anche i cavalli Appaloosa furono quasi estinti. Il cavallo Appaloosa oggi è registrato presso l’Appaloosa Horse Club, nello stato di Idaho, Stati Uniti. Dalla sua fondazione nel 1938 sono stati registrati già più di 700.000 cavalli di questa razza e gli allevatori sono sparsi per tutto il mondo.
La ragione per cui Alta Speedy Bar, la nostra prima cavalla di razza Appaloosa, è arrivata alla fattoria, era la necessità di avere un cavallo medio alto, non timoroso e affidabile. Dopo dieci anni di lavoro nell’allevamento, un’accurata e giusta scelta di stalloni e cavalle, siamo fieri di allevare anche noi cavalli tranquilli, addestrabili e ben proporzionati, che daranno molte soddisfazioni ai nuovi proprietari.